Il mondo della carta è un mondo senza tempo

Il nostro viaggio ha inizio ad Arsiero, in provincia di Vicenza dove, alla fine del 1800, viene fondata la Cartiera Rossi. 

L’azienda si trova adagiata ai piedi del monte Priaforà, nella valle scavata nel tempo dalle acque del fiume Posina dove, protetta dalle montagne e circondata dai boschi, la Cartotecnica Rossi produce ancora oggi carte vendute in tutto il mondo. 
 

La diffusione e l’impiego della carta crespa sono cambiati profondamente negli oltre 85 anni da quando cioè ne è iniziata la produzione (il grande cilindro crespatore della mitica Tingere 1, la prima macchina installata ad Arsiero per la produzione della carta crespa, porta la data del 1929).

 

Ancora oggi la carta crespa della Cartotecnica Rossi è tra le più richieste in commercio e sta vivendo, come si è soliti dire in queste felici circostanze, una seconda giovinezza.

 

In tutti questi anni è sempre rimasto vivo il legame sincero tra produttore e utilizzatore che ha reso oggi il marchio con lo scudo C/R (Cartotecnica Rossi) una garanzia di qualità per tutti coloro che ne fanno uso. Non è un caso che chi conosce l’azienda, agenti di commercio, operatori del settore, rivenditori, grossisti, ma anche maestre di scuola, artisti o semplici appassionati della carta ne parlano, magari senza rendersi conto, come se parlassero di una persona. 

E più precisamente di una Signora elegante, austera, che ha saputo farsi rispettare ma anche voler bene conservando così intatto il suo fascino e la sua bellezza: ricordo forse della trascorsa giovinezza o, più realisticamente, eredità dei valori che gelosamente difende e di cui, siamo onesti, anche noi siamo orgogliosi di condividere e di aver preservato fino ai nostri giorni. 

Si intuisce che il mondo della Cartotecnica Rossi non si limita all’area industriale sulla quale sorge lo stabilimento ma ne oltrepassa i confini per mescolarsi con la gente e le tradizioni di un paese, che dalla storia attinge forza e bellezza, una bellezza che si manifesta rinnovata nelle persone. 

Oggi, dopo tanti anni, vogliamo raccontare proprio questo mondo che ci ha condotti da Arsiero, dove nasce la carta crespa, a Bucchianico, in provincia di Chieti, in occasione della Festa dei Banderesi

Bucchianico è un bellissimo borgo medioevale arroccato su di un colle che nel diradarsi degli appezzamenti di terra che ricoprono un territorio ricamato come un grande e maestoso arazzo, discende al mare.

Quest’anno, il 18, 24, 25 e 26 maggio avrà luogo la Festa dei Banderesi, una festa antica come la storia delle chiese della città erette nel medioevo. 

In questi giorni tutto il paese festeggia Sant’Urbano in memoria della grazia ricevuta. Si narra che sia stato proprio il Santo, apparso in sogno al comandante della milizia che difendeva la città, a suggerire lo stratagemma che salvò i Banderesi da Teate, l’attuale Chieti, che nel XIV secolo minacciava di attaccarla.

In questi giorni di festa è usanza accompagnare la processione del Santo con migliaia di fiori preparati dagli abitanti nei mesi precedenti la ricorrenza.

Ma Bucchianico non è un paese come gli altri. A Bucchianico i fiori non nascono dalla terra ma dalle mani delle donne delle contrade che come artisti instancabili trasformano la carta in steli, foglie, pistilli e petali dai mille colori con una tale maestria da rendere a pieno titolo questo paesino dell’Abruzzo, un punto di riferimento per tutti gli amanti dei fiori di carta, fiori nei quali si nasconde anche un po’ della passione delle persone che lavorano in Cartotecnica Rossi che ne producono la carta rinsaldando inconsapevolmente un legame che, con il passare degli anni, si mescola con la tradizione di un mondo senza tempo. 

La processione è uno spettacolo che toglie il fiato: i canestri colmi di fiori che le donne portano sul capo in offerta al Santo, accendono le vie del centro catturando lo sguardo dello spettatore anche più distratto con mille colori: il giallo, il blu, il lilla, il turchese e poi il rosso, il viola, il rosa, il verde e nello zigzagare della processione, rose camelie, margherite, calli, ranuncoli e ogni genere di fiore, si mescolano tra la gente in una pirotecnica festa colorata.

L’arte dei fiori di carta è una tradizione tramandata da generazioni durante le lunghe sere invernali quando le donne delle contrade si ritrovano a modellare la carta (già nel 1811, gli altari delle chiese bucchianichesi erano adornati con fiori di carta). In quelle serate trascorse in compagnia, le donne tramandano ben più dell’arte della lavorazione della carta crespa, in loro rivive la storia millenaria di un paese e della sua gente rinforzando l’identità di un’intera comunità. 

La nostra storia, le nostre tradizioni non sono quindi un rimpianto ma il fondamento della nostra identità. Un patrimonio immenso da conoscere prima di tutto, proteggere e utilizzare con cura ogni qualvolta, la grande fantasia dell’uomo si dimostra all’altezza di utilizzarlo per affrontare le nuove e sempre diverse sfide che lo attendono.

L’invito è quindi quello di visitare Bucchianico non solo per la splendida festa che, è bene ricordarlo, ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Unesco e l’adesione della Presidenza della Repubblica ma anche per il fascino di questa terra e lo splendore della sua gente.  

Un ringraziamento particolare va alla più alta carica della città in occasione della ricorrenza: il banderese 2014 Sig. Guerrino, alla moglie Rosetta ed alla sorella Enrica detta Enrichetta della contrada Piana.

Un grazie sentito a Teresa ed al marito Claudio della contrada Pubblicone, al Sig. Contino detto Quintino e alla moglie Annamaria che tutti conoscono come Annina della contrada Chiaramille; alla Pro Loco San Camillo de Lellis per l’impegno e la passione dedicati alla valorizzazione del territorio.

A tutte le donne della festa il nostro grazie, nella convinzione che la bellezza dei fiori di carta crespa che durante la festa invadono le strade di Bucchianico, sia poca cosa rispetto alla vera bellezza di coloro che li hanno realizzati.

Per maggiori informazioni sulla Festa dei Banderesi: www.proloco-bucchianico.it.